La Santa Crus di Cerveno in Valle Camonica (BS) è una straordinaria manifestazione a cadenza decennale dalle significative valenze popolari, folcloriche, artistiche, religiose, storiche e sociali di origini assai antiche.
L’evento si configura in una particolare celebrazione a sfondo religioso devozionale che rappresenta la salita di Gesù al calvario dal momento della condanna alla sua crocifissione.
Ad essa partecipano in costume più di centotrenta figuranti, scelti fra gli abitanti del luogo che sostenuti dalla popolazione (circa 670 abitanti) contribuiscono al confezionamento dei costumi, alla decorazione dell’abitato con fiori di carta e rami di abete trasformando il borgo in uno spazio scenico di suggestiva bellezza.
La Santa Crus di Cerveno presente la particolarità di non essere legata ai riti della Pasqua ma al 3 maggio giorno in cui il calendario, prima della riforma ecclesiastica, ricordava il ritrovamento della Santa Croce. Per tale motivo generalmente viene realizzata nella seconda metà del mese di maggio.
Si ispira specificatamente all’opera di Beniamino Simoni e scuola Fantoni racchiusa nel santuario della via Crucis adiacente la Chiesa parrocchiale.
Ha origini assai antiche risalenti alla fine dell’ottocento e da allora viene ripetuta ogni dieci anni salvo due interruzioni negli anni interessati dagli ultimi conflitti bellici e una a seguito dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia nel 2020.
L’edizione Santa Crus 2024 avrà luogo domenica 26 maggio e verrà replicata la domenica successiva, 2 giugno, in suggestivi percorsi ambientati nel centro storico e nella campagna circostante il paese.
Nelle giornate fra le due edizioni ci sarà l’occasione per visitare il paese e riaprire i luoghi storici e religiosi (il Santuario della Via Crucis, la Casa Museo, il Mulino seicentesco, il Caseificio turnario, le aie e i cortili) ai visitatori, considerando che questo borgo diventa, in quei giorni museo all’aperto ricco di immagini, di suggestioni e di iniziative culturali.